Alchimia balcanica di oriente e occidente
A partire da: €1.970
INTRODUZIONE
Nel cuore d’Europa esiste un Paese in cui è possibile apprezzare tutte le anime del continente. Un viaggio in Serbia conduce dalla Mitteleuropa ai monasteri ortodossi, dagli echi del Mediterraneo al ricordo lontano dei muezzin. Fiumi impetuosi, colline dolcissime, vivaci città e borghi persi nel tempo danno vita a uno spettacolo che va in scena ogni giorno seguendo ritmi perduti, con il sottofondo di musiche pastorali e fanfare balcaniche, allietando il palato spaziando da una fetta di Sacher a un zuccherino baklava.
DETTAGLI DI VIAGGIO
Aereo,
Auto, Minivan o Van
da 6 a 12 persone con tour leader dall'Italia
da 2 a 5 persone con guida locale parlante italiano
Hotel Forum Garni (4*),
Hotel Pupin (4*),
Hotel Capital (4*),
Hotel Turist (4*),
Mecavnik Resort (4*),
Garni Hotel D10 (4*)
o similari
2023
Mer 05/04 - Mer 12/04
Mer 17/05 - Mer 24/05
Mer 28/06 - Mer 05/07
Mer 09/08 - Mer 16/08
Mer 30/08 - Mer 06/09
Mer 04/10 - Mer 11/10
Partenze private – consigliate ogni mercoledì
Aereo,
Auto, Minivan o Van
da 6 a 12 persone con tour leader dall'Italia
da 2 a 5 persone con guida locale parlante italiano
Hotel Forum Garni (4*),
Hotel Pupin (4*),
Hotel Capital (4*),
Hotel Turist (4*),
Mecavnik Resort (4*),
Garni Hotel D10 (4*)
o similari
2023
Mer 05/04 - Mer 12/04
Mer 17/05 - Mer 24/05
Mer 28/06 - Mer 05/07
Mer 09/08 - Mer 16/08
Mer 30/08 - Mer 06/09
Mer 04/10 - Mer 11/10
Partenze private – consigliate ogni mercoledì
LUOGHI DA SCOPRIRE
Si dice che Belgrado sia stata distrutta e ricostruita 40 volte. Forse è un’esagerazione, ma la cosiddetta Città Vecchia (Stari Grad per l’appunto) conserva le testimonianze dei suoi tanti passati. Lo sperone di roccia che si insinua fra la Sava e il Danubio è il luogo dove, da sempre, esiste una fortificazione a controllo dei due fiumi, cuore del nucleo più antico della capitale. Le sue atmosfere anticipano il Medio Oriente e i suoi splendori architettonici hanno un sapore mitteleuropeo. La zona alle spalle della fortezza, che si articola fra Terazije, Pionirski Park e Piazza Slavija, è il vero centro di Belgrado, in quanto primo e principale ampliamento della città dopo che divenne capitale dello stato serbo moderno nel 1841. Oltre i fiumi, Novi Beograd rappresenta il sogno della grande metropoli socialista ma, al contrario di altre cugine dell’Europa centro-orientale, lo fa con stile e una certa qualità architettonica. Da una parte o dall’altra, i veri protagonisti sono i due fiumi, la Sava e il Danubio, teatro delle elettrizzanti serate belgradesi, come del relax e di romantiche passeggiate.
Nel mezzo della grande pianura pannonica, un prato immenso e ondulato – come se le onde del mare che un tempo occupavano questa parte del mondo si fossero improvvisamente pietrificate – e solcato dal Danubio e dal Tibisco, spunta come un mazzo di fiori colorato Subotica. Ammaliante è lo splendore delle architetture art nouveau in salsa serbo-ungherese nel grande palazzo del Municipio con la sua altissima torre, nel Palazzo Reichl e nella Sinagoga dai colori pastello, che sembra riempita di glassa per dolci. Un valore inestimabile quello di Subotica, del tutto inaspettato, tra i più gradevoli ricordi viaggio a distanza di tempo.
Capitale europea della gioventù nel 2019, giovane nel DNA, Novi Sad non solo è di recente fondazione e costruzione rispetto ad altri luoghi d’Europa, ma è soprattutto percorsa da una sorta di elettricità continua. Fonte di questo fermento è senz’altro la sua popolazione, attiva, divertente, divertita e disinvolta. Nella quieta e accogliente zona pedonale del centro, nella pittoresca spiaggia sul fiume, durante il grande e internazionale EXIT Festival, si respira una vitalità travolgente. Ma non c’è solo questo. A Novi Sad si trova l’enorme Fortezza di Petrovaradin, la prima, discendendo il fiume, di una lunga serie, un museo che conserva eccezionali reperti romani, un centro ricco di curiosità e scorci interessanti, oltre a testimonianze del passato socialista di grande qualità.
Fortezze mastodontiche, castelli abbarbicati su speroni rocciosi e fortilizi adagiati su spiagge di sabbia vegliano sul tratto orientale del Danubio serbo, le cui sponde alternano preziose eredità archeologiche a paesaggi in continuo mutamento. In pochi chilometri il fiume raggiunge la sua larghezza massima per poi stringersi fra gole ripidissime, valica le Porte di Ferro carico delle suggestioni della Mitteleuropa e prosegue la sua corsa verso il Mar Nero.
Ma non c’è solo questo: il Danubio reca anche le testimonianze della storia più antica della Serbia, quella che l’ha vista territorio di conquista e poi parte dell’Impero romano, alla guida di Traiano. La visita dall’acqua con un battello è quella che meglio consente, non solo di apprezzare la natura rigogliosa e sferzante del fiume, che alterna rapidamente coste basse e sabbiose a scogliere che danno l’illusione dei fiordi norvegesi, ma anche di ammirare da una posizione privilegiata resti archeologici, monumenti, chiesette isolate e grandiose fortezze a picco sull’acqua.
I monasteri in Serbia hanno sempre avuto il ruolo di custodi, non solo delle tradizioni religiose, ma anche dell’identità nazionale che al culto è strettamente legata. Tra il XII e il XV secolo si sviluppano tre scuole stilistiche, ciascuna con i propri moduli architettonici: la Scuola della Raška, che fiorisce nella Serbia centro-occidentale, è quella che certamente conserva gli esempi più all’interno dei confini. Le diverse scuole segnano le tappe degli spostamenti delle comunità cristiane serbe in fuga dalle invasioni turche. I monasteri più antichi sono quelli della Valle dell’Ibar, nella Raška. Sono monumenti fondativi dell’identità serba, nascosti nei boschi, incassati nella roccia o arroccati presso fiumi tumultuosi. Alcuni sono parte della Transromanica, l’itinerario che rappresenta il comune patrimonio romanico in otto paesi europei tra il Baltico e il Mediterraneo. Sono complessi molto articolati che comprendono quasi sempre affascinanti cicli di affreschi e si trova in alcuni casi in scenari naturali reconditi e selvaggi.
ITINERARIO
Giorno 1: Italia - Belgrado - Subotica
Partenza da Milano (da altre città su richiesta) con volo dall’Italia diretto o con scalo per Belgrado. All’arrivo, accoglienza e trasferimento a Subotica, con sistemazione all’Hotel Forum Garni (4*) o similare.
Pranzo e cena liberi.
Giorno 2: Subotica - Novi Sad
Il nostro tour si aprirà con una passeggiata nella stupefacente città di Subotica, al limite settentrionale della Vojvodina. Da sempre crocevia fra le culture serba e ungherese, la città ha avuto il suo momento di maggiore splendore nel periodo fra la fine dell’Ottocento e il Novecento. Il risultato è un tripudio di architettura della Secessione Ungherese, una delle più interessanti manifestazioni dell’Art Nouveu, in buona parte a firma di Dezsö Jakab e Marcell Komor, appassionati e visionari architetti. Oltre a passare in rassegna le facciate e i vicoli del centro, visiteremo il Municipio – con l’altissima torre dalla quale lo sguardo sembra poter spaziare fino a Budapest e Belgrado – il Teatro Nazionale, la Sinagoga con le sue impareggiabili tinte pastello, la casa-museo Reichl. Lo sguardo, sarà rapito da una moltitudine di colori e angolazioni, chiaroscuri e prospettive infinite, che in città abbondano. Per il pranzo, raggiungeremo una Carda, un ristorante tipico sul fiume Tibisco, che offre anche specialità di pesce d’acqua dolce, o in un Šalaš, una sorta di genuino agriturismo locale.
Degnamente rifocillati, muoveremo verso Novi Sad, capoluogo della Vojvodina e seconda città della Serbia. Sistemazione all’Hotel Pupin (4*) o similare.
Colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.
Giorno 3: Novi Sad - Belgrado
Oggi ci dedicheremo alla conoscenza di Novi Sad, la città Capitale Europea della Cultura nel 2022, giovane, in fermento, ma anche ricca di testimonianze del passato.
Il nostro peregrinare ci condurrà alla Cattedrale, che sorge nella piazza principale, alla caratteristica Dunavska Ulica, antica e celebre strada cittadina, e al parco fluviale sul Danubio. A cospetto del fiume si trova una della più grandiose e storicamente importanti fortezze della Serbia, quella di Petrovaradin. Una gigantesca cittadella in realtà, che nei mesi estivi ospita anche uno dei più grandi festival musicali d’Europa, l’Exit. Intraprenderemo un tour fra le strutture e gli ambienti della fortezza, i sotterranei che raccontano una storia di assedi e contese, il museo e il famoso e particolare orologio. Durante la visita, avremo anche modo di godere di alcune eccezionali vedute della città. Visita al villaggio di Sremski Karlovici, affascinante cittadina barocca, centro delle attività vinicole dell’area, dove si produce il tipico ‘bermet’ un vino liquoroso servito anche a bordo del Titanic. Degustazione dei vini con assaggi tipici. Ci dirigeremo quindi, tramite una comoda autostrada, verso Belgrado, la capitale del Paese, dove ci sistemeremo all’Hotel Capital (4*) o similare, che ci ospiterà per due notti.
Colazione in hotel. Pranzo e cena liberi (alla degustazione ci saranno degli assaggi – si deciderà insieme se fermarsi poi in agriturismo per un pasto più ricco o proseguire per la città).
Giorno 4: Belgrado
Al risveglio partiremo per un’avventura urbana fra Oriente e Occidente, alla scoperta della capitale della Serbia, una delle più importanti e interessanti città dell’intera Europa, dalla forte identità, ma al tempo stesso un mix di influenze al confine fra est e ovest. Inizieremo con la Fortezza di Кalemegdan, un luogo che ha visto passare la storia d’Europa, anzi che è stato teatro di alcune delle pagine determinanti della storia del continente, vedendo fronteggiarsi l’impero asburgico cristiano e quello ottomano musulmano per molti secoli. All’interno delle cerchie murarie si trovano monumenti, musei, antichi bastioni turchi, chiese cristiane, ma anche caffè, campi sportivi, parchi divertimento e persino uno zoo. Tutto questo rende questa imponente fortezza, dalla quale ammirare la romantica confluenza del Danubio e della Sava e nelle belle giornate l’intera pianura del nord della Serbia. un parco cittadino frequentato e amato dai belgradesi, oltre che un importantissimo sito storico. Attraverso le armoniose e ampie vide del centro, ci dirigeremo nella zona antica e ombrosa di Dorćol fino a raggiungere l’emozionante Moschea Barjrakli ultima rimasta, dal Seicento, delle tante che un tempo si sorgevano a Belgrado. Prima però, sosta al Museo Nazionale, la cui visita ci darà tutti gli strumenti necessari a comprendere la complessa e articolata storia del Paese e ad apprezzare ciò che vedremo nei giorni successivi. Una passeggiata verso Parco Tasmajdan ci offrirà la possibilità di ammirare i palazzi istituzionali del centro, come il Parlamento, la banca di Vojvodina, il Municipio e la sede delle Poste centrali, passando in rassegna un campionario degli stili architettonici che si sono susseguiti in città e, infine, ci condurrà nel cuore verde della città. Qui si trova, fra le altre attrazioni, la grande Chiesa di San Marco, una replica del monastero di Gračanica, in Kosovo, terra molto cara e importante per i serbi. Nel pomeriggio, concluderemo le nostre visite con la Chiesa di San Sava, monumentale chiesa ortodossa che ci stupirà per le sue fattezze. Rientro in hotel.
Colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.
Giorno 5: Belgrado - Golubac - Tekija - Kraljevo
La nostra giornata ci vedrà intraprendere un viaggio lungo le sponde del Danubio. Il fiume ha sempre segnato il confine, il fronte più conteso fra l’Impero Asburgico e quello Ottomano ed è, pertanto, puntellato di fortezze dell’una o dell’altra fazione, ognuna con caratteristiche proprie e di grande fascino e bellezza. Passeremo le imponenti torri, gigantesche, della Fortezza di Smederevo per raggiungere, in circa 2 ore, la fiabesca meraviglia della Fortezza di Golubac. Qui si trova un castello da fiaba, menzionato nelle fonti per la prima volta nel 1335, ma sulle cui origini e sviluppo ancora bisogna fare chiarezza. Continueremo a costeggiare il grande fiume, che in pochi chilometri passa dal suo punto più largo a quello più stretto fino alla località di Tekjia. Da qui ci imbarcheremo per poter apprezzare al meglio le testimonianze storiche che si affacciano sul fiume. Non solo fortezze, bensì anche la Tabula Traiana, iscrizione lasciata dall’imperatore romano per segnare il suo passaggio durante la marcia alla conquista della Dacia. E poi ancora, la scultura megalitica del Re Decebalo, che fronteggiò Traiano e la cui immagine si trova sulla sonda romena del fiume, così come l’affascinante Monastero di Mraconia. Percorreremo il tratto in cui il fiume è maggiormente stretto e profondo, noto come le Porte di Ferro, per la difficoltà, nota già in età antica, di navigazione. Ripredneremo terra a Donji Milanovac, principale porto del fiume in Serbia, dove pranzeremo in un ristorante locale. Tappa finale della giornata sarà Karaljevo, quieta città nel cuore del Paese, dove pernotteremo presso l’Hotel Turist (4*) o similare.
Colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.
Giorno 6: Kraljevo - Ziča - Studenica - Novi Pazar - Zlatar - Mokra Gora
Di buon mattino partiremo per una delle parti più interessanti del viaggio, quella che ci porterà alla scoperta della profonda identità serba, nei suoi monasteri. Incontreremo per primo il Monastero Žiča, noto anche come Grande Chiesa o Madre delle Chiese, poiché fondato nel periodo cruciale della formazione dello stato medievale serbo. Il monastero era stato eretto per volontà della famiglia regnante di Nemanjić ed è il luogo deputato alle incoronazioni, oltre che il principale tempio, la “sede” della chiesa autocefala serba. Žiča rappresenta une dei lasciti più importanti dei Nemanjić, nonché il centro delle istituzioni statali ed ecclesiastiche.
Seguendo la Valle dell’Ibar raggiungeremo quindi il Monastero di Studenica, scenograficamente incredibile, situato all’interno di un catino di alture. Studenica è uno dei più importanti monasteri serbi del periodo medievale, un sito storico e culturale molto significativo. Qui, la vita spirituale e monastica non si è mai stata interrotta, quindi oggi può in ragione di questa continuità, fregiarsi del titolo di essere il luogo che maggiormente ha contribuito a mantenere viva la cultura serba nel corso delle dominazioni straniere, per oltre otto secoli. Il monastero fu fondato nel 1186 come chiesa commemorativa e sepolcrale del primo sovrano serbo della dinastia Nemanjić, Stefan Nemanja, santo per la chiesa serba. Studenica è un esempio straordinario ed esemplare di complesso monastico serbo-ortodosso, e ha conservato la sua forma originale, pur con le successive modificazioni, avvenute continuamente dal XII al XIX secolo. Qui, disporremo di un po’ di tempo per goderci la splendida natura che circonda il monastero.
Il nostro percorso proseguirà seguendo la Valle del fiume Ibar, anche chiamata la Valle della Storia, o Valle dei Serbi, per l’importanza avuta nel corso della vicenda dello stato e, secondo il mito, la Valle dei Lillà. Raggiungeremo Novi Pazar, che nel suo nome (pazar) racconta di come fosse un tempo una città commerciale ottomana, dotata di bazar. Unico residuo in Serbia della multiculturalità balcanica, la città conserva un pittoresco mercato, una moschea ben restaurata e alcune curiose architetture. Ci dedicheremo a una vista a piedi per poi ripartire verso il selvaggio ed ameno Mokra Gora e sistemarci in un pittoresco hotel ubicato in un villaggio di legno: il Mecavnik Resort (4*) o similare.
Colazione e cena in hotel. Pranzo libero.
Giorno 7: Mokra Gora - Sargan Osam - Sirogojno - Belgrado
Protagonista oggi sarà la natura serba, che riserva alcuni incredibili scenari, ma anche la storia e il rapporto dell’uomo con essa. Un rapporto che appare idilliaco a bordo del treno Sargan Osam, una storica ferrovia con vagoni originali che attraversa boschi e gole e si ferma in stazioni d’epoca a metà strada fra il fiabesco e la “yugonostalgia”. Un rapporto esemplificato bene anche al Museo all’aperto di Sirogojno. Qui, in un’ambientazione bucolica, si trovano numerosi edifici in legno tradizionali che rappresentano un enorme patrimonio etnografico specifico della regione di Zlatibor. L’area museale permette di comprendere le relazioni sociali ed economiche che hanno regolato per secoli gli insediamenti rurali, apprezzare le innegabili capacità costruttive ed esplorare il mondo famigliare degli abitanti delle zone collinari e montuose della regione di Dinar. Ci sono ben 55 edifici – di cui 32 in esposizione museale permanente – che sono stati trasferiti da varie zone del circondario.
Il nostro viaggio continuerà a tavola. Mangeremo infatti in una locanda etnica e dopo, inoltrandoci nel canyon Кablarska, ci dirigeremo a Belgrado. Sistemazione al Garni Hotel D10 (4*) nel quartiere di Zemun o similare.
Colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.
Giorno 8: Belgrado - Italia
A seconda dell’orario di partenza, trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo diretto o con scalo per Milano (altre città su richiesta).
Colazione in hotel.
MAPPA
